SE QUALCUNO TI CHIEDESSE OGGI SE SEI SODDIFSATTO DELLA TUA VITA COSA RISPONDERSTI?

Percorri una strada e sei sicuro di conoscerla, è proprio quella che ti hanno suggerito di seguire, è quella giusta, sensata, inevitabile. O almeno così ti è sempre sembrato. Può essere il tragitto che percorri in macchina oppure la direzione che sta prendendo la tua vita: lo sai davvero dove stai andando? John ha preferito perdersi.

Il LIBRO

Da John P. Strelecky

Il caffè alla fine del mondo

FERMATI! Chiediti se sei FELICE. Prenditi il tempo di capire se quella che stai vivendo è la VITA MIGLIORE POSSIBILE. Chiediti perché sei qui. Che cosa vuoi. E come fare a OTTENERLO. E se senti che il tuo futuro ti sta sfuggendo tra le mani ogni giorno di più, allora Il caffè alla fine del mondo è la RISPOSTA che stai aspettando

Il parcheggio è uno sterrato ai lati della strada secondaria. Sopra il tetto, di un parallelepipedo bianco che c’è in mezzo, una scritta al neon azzurro recita: CHECIFAIQUI

[…] dentro, il locale aveva l’atmosfera di quei diner di una volta: bancone bianco, lungo e stretto, con una fila di alti sgabelli a stelo con la struttura cromata e la seduta imbottita e foderata di rosso, lo stesso colore dei divisori che separavano i tavoli alla vetrata, su ognuno dei quali c’erano una zuccheriera, un bricchetto – forse una lattiera? – e un set sale e pepe. Su un banchetto vicino alla porta, accanto a un appendiabiti in legno, c’era un vecchio registratore di cassa. 

Un posticino accogliente, di quelli dove si potrebbero passare ore a chiacchierare con gli amici. Peccato non averne portati con me. […]  «Ciao, te» Una voce interruppe le mie riflessioni. «Io sono Casey. Come andiamo qui?» Prese un menù dall’espositore accanto alla porta d’ingresso e me lo porse. C’era la solita gamma di pietanze da bar. A sinistra c’erano, in alto, un assortimento da colazione e, in basso, i panini; a destra, le insalate in alto e gli stuzzichini in basso. 

La sorpresa arrivò quando richiusi il menù: sul retro, sotto il titolo SPUNTI DI RIFLESSIONE PER INGANNARE L’ATTESA, c’erano tre domande

CHE CI FAI QUI?

HAI PAURA DELLA MORTE?

TI SENTI APPAGATO?

Per tutto il tempo della storia Jhon rimane seduto al tavolino del CHECIFAIQUI alle prese con le domande scritte sul retro del menù. Chiacchiera spesso con Casey, ha l’occasione di incontrare Mike – che se ne sta in cucina, alle prese con le ordinazioni – e si accorge, a poco a poco, di quanto – talvolta – basti un rapido cambio di prospettiva, perché le cose comincino ad apparire diverse.

I ragionamenti di John costringono il lettore a ragionare; a sua volta.

Talvolta, la fine di certi percorsi mentali pare talmente scontata da ritrovarsi a chiedere, insieme a lui, come mai non ci si è mai pensato prima.

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